In molti casi le immagini non gestite bene possono causare spiacevoli problemi all'esperienza di navigazione. Immagini non ottimizzate generano lunghi caricamenti e aumenti non indifferenti del consumo di banda.
I diversi formati a disposizione come jpg, png etc... permettono la compressione con ottimi algoritmi, ma questo non basta per aumentare le prestazioni di un sito. Nuovi formati come il JPEG 2000, JPEG XR e infine il WebP permettono una maggiore compressione senza compromettere la qualità delle immagini.
Il WebP, realizzato da Google circa 10 anni fa, offre il migliore fattore di compressione e permette di risparmiare spazio.
Come puoi vedere in questo screenshot, PageSpeed Insights per aumentare le prestazioni di un sito, consiglia di utilizzare WebP e altri formati di nuova generazione per ridurre in modo significativo la dimensione delle tue immagini preservandone la qualità.
Guadagnare un semplice secondo di caricamento può fare la differenza nel SEO e quindi aumentare il fattore di conversione.
Ma come funziona il WebP ?
La compressione con perdita di dati è una forma di compressione utilizzata per ridurre notevolmente le dimensioni dei file di JPG e GIF. Per far sì che ciò accada, tuttavia, alcuni dei dati (pixel) del file devono essere eliminati o "persi", infatti l'algoritmo di compressione lavora sui singoli pixel per generare una sorta di equivalenza nella gestione dei colori. Questo, a sua volta, porta a un certo degrado della qualità dell'immagine specie se il fattore di compressione è molto alto.
WebP è entrato in scena con un uso molto più efficiente della compressione con perdita ed è diventato il successore del formato JPG. Infatti siamo davanti ad un sistema avanzato di compressione che lavora principalmente sulla parte di metadati che di solito accompagnano un immagine.
Nel corso del tempo il formato WebP è stato ottimizzato tanto da comprendere al suo interno anche la gestione delle PNG.
Se vuoi realmente aumentare le prestazioni del tuo sito contattami per una nuova gestione SEO delle immagini con il formato WebP.
Le immagini sono una parte importante nella rete basta pensare alle foto che vengono condivise ogni giorno sui diversi social network.
In molti casi le immagini non gestite bene possono causare spiacevoli problemi all’esperienza di navigazione. Immagini non ottimizzate generano lunghi caricamenti e aumenti non indifferenti del consumo di banda.
I diversi formati a disposizione come jpg, png etc… permettono la compressione con ottimi algoritmi, ma questo non basta per aumentare le prestazioni di un sito. Nuovi formati come il JPEG 2000, JPEG XR e infine il WebP permettono una maggiore compressione senza compromettere la qualità delle immagini.
Il WebP, realizzato da Google circa 10 anni fa, offre il migliore fattore di compressione e permette di risparmiare spazio.
Come puoi vedere in questo screenshot, PageSpeed Insights per aumentare le prestazioni di un sito, consiglia di utilizzare WebP e altri formati di nuova generazione per ridurre in modo significativo la dimensione delle tue immagini preservandone la qualità.
Guadagnare un semplice secondo di caricamento può fare la differenza nel SEO e quindi aumentare il fattore di conversione.
Ma come funziona il WebP ?
La compressione con perdita di dati è una forma di compressione utilizzata per ridurre notevolmente le dimensioni dei file di JPG e GIF. Per far sì che ciò accada, tuttavia, alcuni dei dati (pixel) del file devono essere eliminati o “persi”, infatti l’algoritmo di compressione lavora sui singoli pixel per generare una sorta di equivalenza nella gestione dei colori. Questo, a sua volta, porta a un certo degrado della qualità dell’immagine specie se il fattore di compressione è molto alto.
WebP è entrato in scena con un uso molto più efficiente della compressione con perdita ed è diventato il successore del formato JPG. Infatti siamo davanti ad un sistema avanzato di compressione che lavora principalmente sulla parte di metadati che di solito accompagnano un immagine.
Nel corso del tempo il formato WebP è stato ottimizzato tanto da comprendere al suo interno anche la gestione delle PNG.
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